mercoledì 16 novembre 2016

giovedì 9 gennaio 2014

mercoledì 24 ottobre 2012

"VITTORIA" !! (che titolo banale)

Scrivere sul blog non è per niente facile,soprattutto quando il cervello non funziona conseguenzialmente
ad un corpo che non funziona!
Ed è per questo che non ho scritto niente dai secoli dei secoli (niente Amen).

E questa naturalmente era la falsa ed ingegnosa giustificazione per coprire la mia vagabondaggine,
adesso posso iniziare a scrivere.

C'era una volta un atleta con un'infortunio tanto brutto e tanto lungo ma cosi lungo da far passare
la voglia anche di sperare ma un bel giorno,un "gran bel giorno",l'infortunio se ne andò lontano
lontano dall'atleta,non sò dove ma sia io che lui speriamo tanto di non riverlo piu!Mai piu!
L'atleta cosi potè riprendere l'attività,cercando miracolosamente di salvare
una stagione partita con delle aspettative ben piu graaaaandi di quelle nemmeno dimostrate!

Incredibilmente l'atleta fini terzo alla sua prima uscita dai "box"...di Monaco" ,è certo la gara era li'.
E questo in un grande stupore generale per via del tempo parziale nei 10.000 metri finali!
"Uhhh...Uhhh" esclamarono tutti,"Ma come avrà fatto,c'era anche una frazione bici lunga e duraaa"!!!

"Ma che ne sò" dico io,
"Ho corso con la voglia di correre",disse lui (chi non ha corso per tanto tempo sà cosa intendo,
dico io e anche lui).

In realtà a questo punto mi starebbe passando ancora la voglia di scrivere
e trovare un'altra scusa pensando a cosa è successo alla gara successiva,
 ma farò lo sforzo di andare avanti,anche perchè non riesco a trovarla la scusa.

L'atleta cosi',galvanizzato dal risultato ottenuto dopo mesi di inattività e bagordi vari,cercò
negli allenamenti successivi di portare piu in alto la condizione che aveva ma soprattutto di
modificarla per una distanza piu lunga di quella di Monaco,cosa non semplice dopo un'infortunio
lungo 124 giorni!....(non gli ho contati giorno per giorno  ho cercato ora su internet un calcolatore,
mi piaceva far finta che però che l'avevo fatto ma poi ora vi ho svelato la verità,tenetela per voi cosi
tutto sembra piu serio).

Gli allenamenti andavano bene!Benone anzi!
"Che bello"si ripeteva fra se e se "finalmente il periodo nero è passato,finalmente tutto è come
prima anzi chissà perchè ma sembra anche meeeeglio di prima!

Ironman 70.3 Pais d'Aix,
gran gara,tanti atleti,campioni,amatori,diretta tv",chiunque era a
Pais d'Aix,tutto bene,convinto,deciso,sereno,condizione ottima,test ottimi
viaggio in auto perfetto,riposo ok,colazione bene,riscaldamento pre-gara??

No,niente riscaldamento,anzi, n°9 bracciate prima che il giudice
utilizzasse il fischio per tirare tutti fuori dall'acqua.

"Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Fuori!!!!!" (in realtà l'ha detto in francese ma io non lo parlo e non lo ricordo)

Partiti!Via!

"Forza forza lottare per le posizioni!!"

50mt...Stop....attacco di panico.

Noooooo ma cooomeee!!!!
Ma coooomeeeee!!!

Riscaldamento ti amo,muta ti odio,mi fai schifo!

Tralascio i particolari fisico-mentali durante l'attacco di panico o presunto tale.

Uscita dall'acqua,
6 minuti di ritardo dal primo invece di 3-4 minuti.

Risultato finale?
Ottavo classificato a 6' dal primo.
Podio sicuro?
No! Con i se e con i ma non si và da nessuna parte.

"Va bè fuggire da Pais d'Aix o meglio,Aix en Provence,prima che gli dia fuoco dal nervoso!"
Non io,stiamo parlando sempre dell'atleta,io sono un bravo ragazzo,rimango sempre molto
tranquillo.

Casa,dolce casa,alle 20:00 già a casa.Veloce!
"Chissà arriverà anche qualche multa per eccesso di velocità" dico io,
Bè 550 km volando forse si.
"Se andavi un pò piu piano non era male visto che alla gara non hai vinto nemmeno
un becco di un quattrino sai!" dico io.

Lasciamo stare,speriamo non arrivi.
Non arriverà.
Ad oggi non è arrivata.

L'atleta non perde morale anzi il tutto non fà altro che aumentare la voglia di riscatto,
di migliorare...di tutto!
La condizione cresce bene,prossima gara in Spagna il 13 ottobre,bene,perfetto
non sono nemmeno superstizioso,
si allena e migliora,bei tempi,ok ci siamo,
l'atleta è pronto.

Ma dal 5 all'8 ottobre?
Febbre,tosse,mal di gola e tutto quello che esiste sotto la voce influenza.
"Ahhh influenza ma chi ti voleva!!!Ma vai a far compagnia all'infortunio no!"
Lei arrivà sempre cosi,a caso e sempre quando non ci vuole,è una vita che fà cosi.

Latleta perde coraggio di nuovo!"Noooo ma non è possibile ma proprio ora"!! dice lui sconsolato,
"speriamo di non perdere tutte le forze!!!"...
"E' si,lo spero per te",dico io "mancano pochi giorni alla gara".
Ma in realtà non si abbatte,fà di tutto per guarire e guarire al meglio che può per tornare a
vincere!! Si!! A vincere!!
Con una forma del genere non si può perdere si deve vincere!!
Ma quanto è bello vincere!Tutti dovrebbero provare questa sensazione una volta nella vita e
poi tanto,parliamoci chiaro,conta solo chi vince (intendo per noi pro naturalmente).

Ama la Spagna, la sua prossima metà.
La ama alla follia!...si vabbè non esageriamo (ma ci stava bene l'esclamazione).

comunque si...

Bella la Spagna,bella tutta"
Qui ha già vinto,è stato tante volte,gli piace,la sente come casa sua,ama la semplicità della gente,
il cibo,gli orari,il sole,la sangriaaaa!!!
"Siiii bisogna vincere per festeggiare con la sangriaaa!!" diciamo insieme felici,anzi felicissimi!
Qui chissà come mai ma ci siamo trovati subito d'accordo!

L'influenza passa,un pò di debolezza ma passa,tutte le forze concentrate verso la gara,
tutto guarda solo la gara.
"Che bello la partenza è dall'acqua!! Bene!" dice lui....
"Ma anche a Pais d'Aix era dall'acqua"dico io...
"Si ma a me piace di piu" dice lui......boh..sorvoliamo.

Segmento natacion,

uscita dall'acqua a circa 4' dai primi ma dopo graaaande bici!! Adatta!Adattissima!
900 mt di dislivello,
"Perfetto!!!" disse già a suo tempo lui quando scelse di parteciparvi...
"E fece bene a sceglierla"! dico oggi io.

Recupero veloce,in prima posizione al 45°km, "ma c'è uno vicino chi è???"dice lui
"Rodriguez,un'ex ciclista professionista graaaaannn pedalatore,era alla Vuelta anche l'anno scorso".
dico io.
"Ok lasciamolo là,a pochi minuti,secondi,vediamo che fà", dico sempre io
"Non fà nulla rimane laggiu,non si avvicina"
"Vai veloce cambia in T2 fregatene!"
"Hai corso forte negli allenamenti non ti preoccupare" lo tranquillizzo io.

Si arriva al cambio in T2 con 1'40'' su Rodriguez.

Si va con i 21km di corsa.
Bella bellissima!Lungo il fiume Guadalquivir toccando i punti piu belli di Siviglia...
meno i locali con la sangria,quelli ci aspettano dopo si spera.

Km tutti segnati,"che bello ma tanto io non ho nessun orologio o gps che mi cambia!",
dice lui ed io,
"si sapete noi siamo un pò alla vecchia maniera siamo fatti cosi,ci piace ascoltare
e non vedere e dipendere...ma ognuno poi fà come vuole mica ce la prendiamo
a male".

Sensazioni?"Uhmmm insommma" mi dice lui a me al settimo km°.
Vantaggio all'11km° ?
45'' sul secondo!!!! ci dicono,anche se non potrebbero.
"Noooooo ma chi è questo stà recuperando e io sono mezzo suonato" dice e pensa lui.

In quel momento davanti agli occhi mesi!Mesi!Mesiiiiiiii!

"Nooo non posso perdere non è possibile,lui non può correre ancora piu forte di cosi
su questo percorso,deve saltare per forza!! dice ancora lui sempre a me.
"Aveva ragione lui",dico io,perchè al 18°km Rodriguez non si vede piu ed all'arrivo
il distacco è di quasi 3'!!!...vediamo poi sull'ordine d'arrivo.

"Vittoria"!!! dice lui a me
"Vittoria" !! dico io a lui

"Ma vedi allora non servono i gps,cardio,srm,ipad,iphone,google map ecc. basta
correre forte!In gara si corre a tutta!"dice lui,
...l'avevo sempre detto io ma non funziona sempre....

Abbiamo vinto!Siii abbiamo vinto,io e la mia coscienza o comunque quella voce
che parla dentro di me e che non capisco mai perchè mi parla,visto che sono io e già sò
quello che mi deve dire,abbiamo vinto!

Non ce l'avete voi quella voce li?Quel farsi domande?
A me rompe parecchio durante tutta la gara,sempre!Snaturalizza il mio divertimento.

Il cervello,
se funziona quello funziona tutto,pensate,si può scrivere anche un blog incredibilmente
incredibile,inconcepibilmente inconcepibile e stupidamente stupido
come questo che rileggendolo però mi viene ora il dubbio che mica funziona molto bene mi sà
questo cervello!
Però ho scritto questo post sul blog,quindi ora funziona,allora funziona anche il corpo!
Mah...che collegamento strano mente-corpo,fondamentale ma strano.
Forse funziona meglio il fisico ad ogni modo,meglio continuare a correre visto che finalmente
lo posso fare!
Si al momento continuerò a correre,anche se quella vocina mi torturerà all'infinito....

...e a bere sangria magari.






lunedì 23 luglio 2012

Articolo scritto sulla rivista triathlete (versione integrale)




DA PROF A PROF

Il passaggio dal cilismo professionistico all'ironman professionistico è un passaggio semplice quanto delicato,semplice perchè atleti lo si è già,delicato perchè ironman non lo si è.
Ho iniziato con il ciclismo molto tardi,a circa diciassette anni,per puro divertimento e in alternanza alle mie vere passioni che in quegli anni mi riempivano le giornate:il surf da onda e gli amici.

Ho capito abbastanza presto che c'era qualcosa che mi legava a quel mezzo meccanico e cosi decisi di provare a buttarmi in quel mondo competitivo quanto esaltato,duro e pieno di sacrifici che ben poco aveva a che fare con la vita che stavo conducendo in quel momento.

Ho subito imparato tanto e non solo dal lato sportivo quanto piuttosto dal lato umano.

E' retorica ma lo sport,soprattutto quello di resistenza,è davvero una scuola di vita ed ancora oggi,senza falsa modestia,vedo una grande differenza tra chi ha avuto la fortuna di farlo e chi no.

Iniziai cosi a evitare tanti vizi dei giovani ragazzi,a limitare le uscite del week end ed a vivere una vita molto meglio impostata di quella che stavo conducendo.

Molti dei ragazzi con i quali gareggiavo a quel tempo smettevano ben presto schiacciati dalla dura vita di questo sport ma io no,ero grintoso,coraggioso e i risultati mi aiutavano a credere in un sogno cosi lontano che un ragazzo che come me portava ancora in capelli lunghi ed i peli alle gambe nemmeno avrebbe immaginato.

Sono partito dalla categoria juniores per poi passare a quella dei dilettanti,ho cambiato tante squadre,allenatori, ed ognuno,a modo suo,mi a trasmesso qualcosa che ancora oggi conservo per me e che mi ha permesso di diventare l'atleta e la persona che sono oggi.

Ho imparato a vincere ed a perdere,a cadere sull'asfalto,a rialzarmi,a mangiare le cose genuine e a non fumare ma soprattutto ho imparato a conoscere in parte i miei limiti fisici,atletici ed umani.

L'ultima stagione tra i dilettanti,nel 2001,mi ha proiettato nel professionismo grazie a dieci importanti vittorie per lo piu in gare dure e durante il caldo estivo.

Non è stato semplice trovare un contratto tra i professionisti,a quel tempo riusciva piu facilmente a passare chi in gergo "portava lo sponsor" ed io sponsor non ne avevo.

Ma Gianni Savio,attuale manager dell'Androni giocattoli,mi offri un contratto biennale che finalmente mi ripagò degli enormi sacrifici che avevo fatto per anni e forse ancora oggi devo ringraziarlo per questo grande regalo o meglio,investimento!

Dopo un anno il passaggio alla Quick step di Paolo Bettini,Luca Paolini,Johan Mussew,Richard Virenque,Tom Boonen,Frank Vandenbrouke che dite bastano o devo fare altri nomi che rendano l'idea del livello presente nel team!

Il sogno era davvero diventato realtà adesso,una realtà che durò ancora un paio d'anni quando l'uscita dalla quick step prima e la mancanza di motivazioni,problemi nell'ambiente ciclistico e chi piu ne ha piu ne metta poi mi convisero ad abbandonare questo mondo che quanto aveva dato tanto aveva tolto alla mia vita.

Iniziai cosi a lavorare come una persona normale ed a viaggiare tanto,mesi,e tutto paradossalmente mi sembrava cosi facile rispetto all'intensa attivita alla quale ero abituato.

Potevo mangiare,bere alcolici,fumare,fare l'amore quando volevo,uscire la sera,fare qualunque cosa mi venisse in mente ma soprattutto mi ero dimenticato di che cosa voleva dire essere fisicamente stanco.

Iniziai però,in questa vita normale,a nuotare,giusto per fare uno sport che tenesse in forma tutto il corpo,anche se non avevo problemi di peso in quel momento.

Alcuni amici triathleti,ai quali mi ero unito spesso per alcune bracciate in piscina, mi suggerirono di provare a fare qualche piccola gara per divertirmi,giusto cosi',per dare un senso a quello che facevo.

Prima gara,uno sprint,risultato quinto assoluto,vinse d'Acquino se non sbaglio.

Capii però ben presto che la storia delle scie legali nella frazione ciclistica mi disturbava alquanto viste le mie potenzialità e dopo aver faticato in un'altro olimpico mi decisi a partecipare ad un mezzo ironman dove le scie naturalmente non erano e non sono ammesse.

Preparai tutto da solo,senza consigli ne tabelle ne cardiofrequenzimetri e colsi un ottimo secondo posto in una gara all'isola d'Elba dietro un certo "Marcel Zamora",che dopo un mese avrebbe vinto il suo terzo Ironman Nizza.

"Ok" mi dissi,"ci siamo",qualcuno mi stà dando l'opportunità di rifarmi del torto subito nel ciclismo e fu cosi,che dopo poche settimane,decisi di partecipare anche a gare internazionali dove ebbi l'occasione di misurarmi direttamente con il massimo livello di atleti in questa disciplina,il seguito poi credo lo conosciate da voi.

Detta cosi sembrerebbe facile,vista la velocità con la quale sono arrivato ad alto livello ma in realtà la strada è stata dura come per tutti e ricca di molti imprevisti e delusioni.

Ho sempre pensato,fin da quando capii di essere competitivo,che questo non poteva solo essere la mia passione ma doveva necessariamente essere anche il mio lavoro se volevo arrivare ad alto livello e feci da subito di tutto per cercare di arrivarci nel piu breve tempo possibile.

I problemi non mancarono naturalmente,comprai tutto da solo all'inizio,con i pochi risparmi che avevo viaggiavo,mi pagavo le iscrizioni,gli hotel,tutto da solo,proprio come un normale
age group con la differenza che io,fin da subito,mi iscrissi come elite già alla prima gare e nella mia testa già sapevo dove volevo arrivare.

Sono sempre stato deciso,convinto,niente mi ha mai abbattutto,
ho imparato pian piano ad allenarmi ore in acqua,visto che non venivo dal nuoto,tanta tecnica,pazienza,costanza,ho imparato a correre tecnicamente bene,a fare esercizi che nemmeno conoscevo,a potenziarmi fisicamente,visto che il ciclismo mi aveva lasciato ben poco come istruzione sotto questi punti di vista,ho veramente faticato tanto ed ancora una volta proprio come quando inizia con il ciclismo molti anni prima.

Ho invece avuto un compito semplice,facile,quello di gestire il mio corpo proprio come nello sport precedente,il riposo,l'alimentazione, il recupero tra le sedute di allenamento,la vita sociale,per me questa è stata la parte piu semplice,alla fine la mia vita era sempre stata cosi,a parte una parentesi di tre anni.

Cosi al quarto anno di attività nel triathlon sono qui,quasi in cima ma ho sempre percepito che mi mancava poco ad arrivare là, piu in alto,forse è questione di tempo e fortuna,forse un pò troppi infortuni fisici mi hanno rallentato la corsa ma si sà,da qualche parte dovevo pur pagare il fatto che atleta lo ero già ma non ero ancora un ironman!

lunedì 7 maggio 2012

Lo stile di Vita

Spesso fare sport significa intraprendere uno stile di vita
per molti
ma non per tutti.
Faccio sport da sempre
tutti gli sport
ne ho provati diversi
ma mi sono fermato
ad uno in particolare
solo quando
è diventato il mio lavoro.

Avevo 17 anni quando
ho iniziato a "far soldi" con lo sport.
Giovane,abbastanza,
ancora studiavo
e mi allenavo
ogni giorno
ma in qualche senso
già lavoravo
mi sono sempre
sentito piu grande
per questo.
Non è stato facile.
Da allora per me lo sport
si è ben presto trasformato in
un mestiere
una professione.
Sono diventato
uno sportivo professionista.
Magari non sulla carta
a quell'età
ma nella testa si.
Solo uno mi ha colpito veramente
al cuore
di tutti gli sport
e mi ha fatto spendere
soldi
invece di guadagnarli,
il Surf.
Purtroppo non lo ho mai potuto coltivare
abbastanza
il surf
ma mi sono promesso di farlo
appena terminerò quest'ultima fatica
sportiva,mestiere,che è l'ironman.
Molto affascinante l'ironman
ma è purtroppo o per fortuna
diventato anch'esso il mio lavoro.
Come ogni lavoro anche nello sport
ci sono degli inconvenienti.
Fisicamente sono KO da 6 settimane
tante
senza correre
mai una corsa
fatica anche camminare
una frattura da stress
brutta
non ve la auguro.
Stò attendendo la guarigione
ma non posso lavorare.
In questo caso,non essendo
per me totalmente "uno stile di
vita",non è stato difficile
fare dell'altro,cosa che spesso
crea invece disagio a chi ne fà
un stile di vita.
Certo mi stò allenando
o meglio
mantenendo
in attesa del recupero completo
e di nuovi programmi
avventure
progetti
sportivi e non
perchè questo ironman
offre una grande possibilità
eccezionale
stupenda
la mia preferita
quella di viaggiare
vedere
scoprire
conoscere
luoghi e persone
fare nuove esperienze
ecco che allora
in questo caso lo
si può identificare
in uno stile di vita.
Si parte dell'ironman
per me
è uno stile di vita
ma solo una parte
e adesso
un pò mi manca.


domenica 22 aprile 2012

RADIO INTERVISTA IRONMANRADIO.IT

Una bella intervista radio sul passato presente e futuro...

http://soundcloud.com/domenicopassuello/ironmanradio5

sabato 31 marzo 2012

Chiedimi se sono felice

Potrei esserlo?
la condizione fisica è descritta nella foto,
ultima vittoria in una gara ciclistica amatoriale
sette otto giorni da quella che doveva
essere la mia seconda gara della stagione
settimane di allenamento buttate
sacrifici su sacrifici e per colpa
di infortunio costretto non solo
a non partecipare all'ironman 70.3 Oceanside
ma anche a fermarmi con la corsa per diverse
settimane.
Un infortunio venuto dal niente
o meglio
non mi ero mai prima accorto di niente
Non è simpatico
ne piacevole
i programmi vanno modificati
non è facile
avevo già i miei obbiettivi
e non avevo l'intenzione di modificarli
ci sono delle scadenze di mezzo
punti mondiali,titoli e quant'altro
Bisognerebbe imparare dalle esperienze negative,
ok ma adesso le negative iniziano ad essere un pò
troppe
credo di essere diventato quasi un saggio da
quante ne ho avute.
Non è semplice per un atleta non fare l'atleta.
E adesso devo fare solo un po l'atleta,
ma che cosa vuol dire?cioè non posso fare
il mio lavoro come sempre?
Certo funziona cosi,si cade e si riparte,si cade
e si riparte,
di continuo,
e senza sosta mi sembra di capire.
Speriamo in un recupero veloce
Intanto continuerò a fare
UN PO' L'ATLETA
purtoppo senza troppi stimoli
come spesso capita in questi
casi
era anche il mio compleanno in questi giorni
ma non mi sono fatto certo un bel regalo
metterò tutto questo nel conto degli interessi
che magari saranno molto grandi da sommare
in futuro!
O almeno
io ci spero
Aloha

lunedì 19 marzo 2012

Thirty-four . me myself and i - Trentaquattro me me stesso ed io


Potete far partire anche il video mentre leggete
anzi meglio
ma non fatevi distrarre dalle parole
anche se un po...sono inerenti
forse.

Young blood

Trentaquattro anni
vecchio o forse giovane
per lo sport
non per la vita
maturo o immaturo
per la vita
debole o ancora forte
per lo sport
domande e poche risposte
meglio non sapere
ma andare avanti
la vita è piena di sorprese
quando nello sport
ti senti appena a metà strada
e che strada
tortuosa
veloce
bisogna sempre andare veloce
mai fermarsi
la strada
la via
sempre troppo in sù
o troppo in giù
nella vita
e nello sport
certo avessi iniziato prima
con il triathlon
che bello sport
questo si che è uno sport
lo sport degli sport
l'atleta piu atleta dell'atleta
esiste?
certo
si chiama Ironman
uomo di ferro
di piu del ferro
ferro comandato dalla mente
si può fare l'ironman in Italia
chi lo sà
ma ormai è andata
rimpianti
molti
del passato
non questo
quello prima del prima
vivo il presente
guardando al futuro
sfrutto il tempo che rimane
e la voglia di arrivare
in alto
piu che posso
piu in alto che posso
voglio arrivare in alto
in alto o niente
le mezze misure non hanno mai successo
una volta ero quasi arrivato
in alto
nel mio sport precedente
quel precedente legato a quel passato
quello dei rimorsi
odio e amore quel passato
ormai ricordi lontani
tempo andato
forse buttato
forse no
c'è sempre da imparare
almeno cosi si dice
ricordi forti
indelebili
il fisico risponde ancora
come prima
come nel passato
forse di più
il cuore anche
la mente di piu
sicuramente di piu
e la mente si sà
comanda ogni cosa
ed è per questo che forse oggi
presente
24 marzo 2012
l'anagrafe non rispecchia la realtà
forza Dome c'è ancora un pò di strada da fare
nel futuro
ormai il passato è passato

Tanti auguri
a me

giovedì 26 gennaio 2012


In breve:

un'ottimo 3° posto in una gara importante

con infortunio

insomma nel nuoto

ottima frazione bici

ultimi 5km di corsa..in trouble

tornerò a Buffalo city?


Per chi ha tempo di leggere:


Chi ben inizia è metà dell'opera,ed io il 2012 l'ho iniziato davvero

bene e finalmente con un pizzico di fortuna.

Il risultato di questa gara parte da molto lontano,dai primi giorni di

ottobre se devo essere preciso,quando cioè dopo l'esperienza

all'ironman 70.3 di Cancun in Messico,decisi che difficilmente in futuro

avrei partecipato a gare non adatte alle mie caratteristiche e dove sia

atleti che giudici avrebbero potuvo,vuoi per scorrettezze dell'uni o

disattenzioni degli altri,pregiudicare il mio risultato finale,

in una parola “drafting” durante la frazione ciclistica.

Iniziai cosi a studiarmi il calendario del 2012 e a valutare tutte le gare che

avrebbero potuto portarmi solo risultati positivi,pensando che,essendo

questo il mio lavoro,il 2012 doveva essere per me l'anno della svolta o della fine,

si sa un'atleta Ironman non viene certo pagato come un calciatore o

ecc. ecc. ecc..

L'ironman 70.3 South Africa si dimostrò subito una gara interessante sottto

tanti punti di vista eccetto uno,il periodo,da noi sarebbe stato inverno inoltrato

e quindi periodo difficile per poter preparare la gara ed essere al 100% mentre

li',come se non bastasse,estate piena.

La certezza dell'ottima organizzazione,la sua importanza,il suo

montepremi ed un percorso bici sicuramente tra i piu impegnativi

del circuito,mi convinsero a provare comunque a fare il possibile

per tentare di ottenere il miglior risultato e decisi cosi

di programmare tutti le mie successive settimane rivolte al 22 gennaio.


La mia preparzione ha avuto inizio,dopo un paio di settimane

di blanda ripresa dopo il consueto stop annuale,intorno all'ultima

settimana di novembre a circa 8 settimane dalla gara.

Tutto ok per le prime due ma alla fine di queste ecco

presentarsi il solito infortuinio inopportuno che tutt'oggi si rivela

insoluto.Sò poco sinceramente di quello che mi stà succedendo e

come sempre in questi casi,dottori e specialisti diversi, coincidono

spesso con pareri diversi,chissa come mai ma la medicina a volte

“è un opinione”!...sembra la sindrome del piriforme...almeno secondo

me che mi reputo il miglior medico di me stesso!

Il dolore,apparso verso il 10 dicembre,non mi ha mai permesso

successivamente di allenarmi ne come volevo ne con la

costanza giusta,soprattutto nella corsa,e addirittura ho toccato

il periodo di mio massimo digiuno con quest'ultima dal 27 dicembre

al 13 gennaio,

altresi non è che che per questo motivo mi sia dedicato maggiormente

agli altri due sport anzi,lo stress ed il nervosismo del mio lavoro,

unito a quello dei normali problemi quotidiani,

alle condizioni meteo sfavorevoli,ed alle festività natalizie,

mi hanno spesso portato piu a poltrire sul problema che a superarlo

con la giusta energia,essere un'ironman nello sport non puo sempre

esserlo anche nella vita purtoppo.

Dopo numerose terapie e che piu ne ha piu ne metta,a circa 10

giorni esatti dalla gara il dolore ha iniziato a prendere una forma un

po' piu accettabile e finalmente ho potuto iniziare almeno a correre.

Non al top,naturalmente,sono riuscito a portare a termine circa tre

allenamenti decenti che mi avrebbero portato almeno a cercare

di arrivare in fondo alla gara,visto che ormai i tempi erano stetti.

Sono dunque partito per “Buffalo city” quattro giorni prima della gara

senza alcun tipo di aspettativa ma conscio che,essendo comunque un

discreto atleta,tutto sarebbe stato possibile,soprattutto su un percorso

adatto alle mie caratteristiche.


LA GARA


La cittadina di East London non è certo una delle piu belle del south

Africa ma ospita uno delle eventi piu grandi,importanti e partecipati

del mondo,quasi tremila quest'anno i partenti,una cifra impressionante per

un mezzo ironman.

Il forte vento dei giorni precedenti alla gara aveva sollevato l'attenzione di tutti,

organizzatori compresi,considerando la possibilità di trasformarla per il age group

in un duathlon e per i pro in un nuoto piu corto ma, "per mia sfortuna",la mattina

della gara la giornata era splendida.

La frazione di nuoto è passata per me nel solito modo di sempre,come del resto

mi aspettavo viste le ultime settimane difficili,qualche minuto di ritardo dai primi

ma una buona parte finale dove ho sentito il mio fisico sbloccarsi ottimamente in

vista della frazione di bici.

Salito in sella alla mia fiammante Ridley Dean (il primo amore non si scorda mai!)

ho subito percepito ottime sensazioni ed il percorso,sviluppato su una freeway

totalmente chiusa al traffico, si è rivelato subito molto adatto alle mie caratteristiche.

Con la testa all'insu' per i primi 45 km e all'ingiu' per la restante metà,al

45° km ero su Schildknecht e Horner,due dei favoriti,mentre Vanhoacker davanti,

che fino a quel momento aveva piu o meno il mio passo,era a tre minuti da solo.

Seclta difficile in questo momento,che fare?andare da solo continuando l'azione?

Mah,difficile decisione,una volta tanto che ero sui primi a metà gara e con Schildknecht

che è uno dei migliori ciclisti al mondo ho deciso di stare con loro e fare la mia parte

(anche troppo) arrivando cosi compatti fino alla zona cambio.

La mezza maratona era molto impegnativa e lo sapevo, ho perciò deciso fin

da subito di prendere il mio passo cercando piu che altro di limitare i danni

visto la scarsa tenuta atletica,soprattutto nel finale.

Schildknecht ha aumentato subito il passo collocandosi in un range di 20-40" davanti

a me con passo regolare,Horner stessa cosa ma dietro di me,cosi fino al 10°km.

Un caldo soffocante con clima umido ha iniziato a tormentarci negli ultimi km e

quando cioè la mia situazione fisica alternava momenti di grande decisione ad altri

di rassegnazione,addirittura,dopo il 10°km ,ho pensato di poter accellerare...ma erano

solo pensieri dettati dalla mia abitudine a comportarmi in questo modo quando la condizione

fisica è adatta a questo tipo di intrerpretazione,in questo caso al contrario,il ritmo

si è andato pian piano spegnendo perdendo Schildknecht dopo il 15°km,mentre Horner

sembrava soffrire piu di me e stava perdendo da entrambi.

Per dare un'idea di quanto sia importante essere allenato in una "mezza maratona

per un 70.3",che è diverso da una mezza a secco, vi posso dire,dati alla mano dal mio

gps,che ho corso i primi 16km in meno di 1h mentre gli ultimi 5 in 22'50""!!!cioè

45"al km° piu lento!...certo è che il percorso aveva 210mt di dislivello,che non

è male per soli 21km ma il finale è stato molto duro per me.

Siamo quindi finiti in queste posizioni,io finito in tutti i sensi!..anche se poi dopo

l'antidoping,le interviste e "2-3 birre a digiuno" tutto è passato velocemente e ci credo!

Con un pò di fortuna,senso tattico e tanta tanta grinta ho iniziato cosi con un bel

podio il 2012,dopo tre anni di duro lavoro,sacrifici,gavetta,test,andando sempre

per la mia strada convinto di quello che stavo facendo e pensando che prima o

o poi tutto sarebbe tornato a mio favore,sono forse arrivato "quasi" in cima alla

montagna,speriamo però che adesso inizi un pò di discesa e non un falsopiano!

In cima non vuol dire che sono arrivato anzi,la strada è molto lunga ma diciamo

che ho raggiunto una buona solidità fisica che mi permette di finire le gare

con i primi anche se non sono al 100%...e non mi pare poco!

Un ringraziamento particolare al mio nuovo team,il Peperoncino,che nella

figura di Gianfranco Mione ha davvero fatto i salti mortali per farmi avere in

tempo la bici e tutto quello che avevo bisogno già da fine dicembre.

Un'altro grazie a tutte le persone che si sono complimentate con me sui vari social

network e non solo.

Ora per me arriva il momento del recupero,sia dell'infortunio che in generale,mi

farò in ritardo un pò di vacanze natalizie che mi sono giocato a causa degli allenamenti

e il mio prossimo obbiettivo,recupero permettendo,sarà l'Ironman 70.3 di Oceanside

in California.




venerdì 23 dicembre 2011

Pisa half marathon


Il mio primo allenamento veloce mirato all'obbiettivo ironman 70.3 south Africa
è stato la Pisa half marathon,ottima gara,stupendi paesaggi e tanti partenti.
Il mio tempo finale,frenato da un pessimo avvicinamento settimanale dovuto
ad un infortunio in corso, è stato di 1h11'15'',non male ma migliorabile visti
anche i 2-3 kg in piu rispetto al mio peso "estivo" e le 4 settimane di allenamento
dopo lo stop annuale. Prossimo test,sperando nel recupero,il 6 Marzo.....dove
ancora non lo sò ma questi eventi collaterali mi stanno facendo divertire molto
di piu che i soliti allenamenti in solitaria.
Il cammino per il 2012 continua.

sabato 12 novembre 2011

UPDATE

Le vacanze sono finite,purtroppo,ed aimè è arrivato il momento di pensare
ad organizzare la stagione 2012,sò che sembra strano dal punto di vista
di un appassionato che gareggia principalmente durante il periodo estivo
o comunque nella bella stagione ma per un professionista la cosa è ben
diversa e,da ormai un anno,anche molto piu complicata.

Come tutti credo ormai saprete l'Ironman,inteso come circuito
professionistico,ha dal 2011 intrapreso un cammino ben organizzato
verso un ranking individuale che permette,con l'acquisizione di punteggi
ottenuti gara dopo gara,la partecipazione ai due principali campionati
mondiali di half ironman ed Ironman.
Il ranking permette ai primi 50 atleti classificati di aggiudicarsi la
famosa slot che permette la partecipazione alle due gare,va da sè che
essendo l'Ironman il circuito piu prestigioso al mondo,con appuntamento
principale nel famoso Ironman delle Hawaii,tutti gli atleti che ambiscono
ad una posizione redditizia nel ranking debbano necessariamente
partecipare ed ottenere punti nelle numerose gare disseminate nel
mondo.
Da un lato la cosa puo avere avuto secondo me un risvolto molto positivo
sulla professionalizzazione del sistema che in passato vedeva invece
la presenza di un numeroso gruppo di professionisti al mondiale delle
Hawaii la quale slot era stata spesso guadagnata in Ironman secondari
nelle piu ramote location e spesso con alla partenza solo due-tre Pro.
I tempi adesso sono cambiati,fortunatamente,e lotta alla slot è diventata
sia piu complicata che difficile ma soprattutto piu valorizzata.
Capite bene che benchè ci sia un numero massimo di prove dalle quale
ottenere i punteggi (max 4 ironman e tre 70.3) l'assiduità nella partecipazione
puo in questo caso avere successo per una possibile qualificazione,ed atleti
che prima partecipavano al massimo a 2-3 eventi l'anno difficilmente con
questo sistema riusciranno ad ottenere un posto utile nella classifica.
Notiamo tutti quindi una grande programmazione degli atleti professionisti
alla rincorsa dei punteggi,da quelli che si sforzano a gareggiare fino ad i mesi
autunnali benchè stanchi dalla lunga stagione a quelli che magari,vivendo
in paesi caldi,preferiscono puntare sulle gare collocate nei primi mesi dell'anno
fino a quelli che preferiscono concentrarsi solo sulle gare principali e ricche
di punti in modo da ottenere di piu ma con meno "fatica".
Anche io,sfortunatamente,devo adeguarmi a questo sistema e pensare al miglior
modo per puntare alle gare esclusivamente per il risultato e a quelle dove
guadagnare i famosi punti.

Nel 2011 non avevo assolutamente intenzione di partecipare alle Hawaii,anche
nel caso mi fossi qualificato solo per casualità,perchè poco esperto per quella
distanza,secondo me,e perchè proiettato piu verso l'altro mondiale,quello su
distanza 70.3,poi rivelatosi un mezzo fallimento per svariati motivi.

Quest'anno invece,grazie alle esperienze maturate negli ultimi mesi,mi sono
deciso a fare il contrario e tentare quindi di qualificarmi tra i primi 50 atleti
al mondo ed essere cosi alla partenza di questa tanto "magnificata"gara
a Kona.
Da dove partire?e' stata la mia prima domanda.Certo che devo fare i punti
ma non voglio certo rischiare di sacrificare troppo i risultati causa la
stanchezza alla rincorsa,di questi punti (tipo il 2011 che dopo aronamen 70.3
ho partecipato all'Ironman Uk oppure i tre mezzi Ironman in 3 settimane:
Castiglione della Pescaia.Campionato del mondo Las Vegas e 70.3 Cancun)
......assolutamente no!Quest'anno vorrei cercare di arrivare alle gare ben
preparato e fresco,sfruttando al massimo le mie possibilità e magari
optare per l'ultima delle 3 soluzioni descritte sopra,gare giuste con molti
punti ed,eventualmente,ripiegare poi su qualche prova aggiuntiva per
scalare posizioni nella peggiore delle ipotesi.
Ci riuscirò?...sicuramente si ma certo è che quest'anno vorrei partire
con molte piu ambizioni alle gare,sperando come sempre di non avere
problemi dell'ultimo momento ed arrivare finalmente a mostrare il mio
vero valore.
Ho già pensato alla prima gara e la mia preparazione "soft" è già iniziata
da qualche giorno,all'80% sarò al 70.3 South Africa il 22 Gennaio,
si parte presto quest'anno lo sò ma proprio per il discorso risultato/reddito
questa garà si adatta sicuramente alle mie caratteristiche piu che tante
altre magari piu comode perchè in Europa e in un periodo piu congeniale
per quanto riguarda la nostra situazione metereologica.
Ho deciso cosi di iniziare a farci un pensierino e necessariamente iniziare
a prepararla quanto meglio possibile.

lunedì 17 ottobre 2011

End of season



Il modo migliore per chiudere la stagione è certo farlo con una vittoria!
Cosi in una ventilata e fresca domenica di ottobre mi sono tolto questa
ultima soddisfazione di una forse troppo intensa stagione.

Nello scenario di Portoferraio all'Isola d'Elba,ho chiuso in bellezza
con una,"non troppo difficile",vittoria nella gara olimpica no draft
organizzata dalla triathlon Lecco di Renzo Straniero,infaticabile
organizzatore di svariate competizioni sul nostro territorio e
del mio amico Gianluca (thank you Gianluca!).

Con una senzazone di stanchezza fisica ormai cronica e già almeno
2 kg di troppo,ho optato per questa distanza cercando piu il
divertimento che il risultato agonistico.

E' incredibilmente bella infatti la sensazione di godersi la vittoria dopo questa
distanza piu veloce e frizzante ma soprattutto senza conseguenze
fisiche post gara traumatiche,cosa che quasi sempre succede nelle
lunghe distanze.



Tecnicamente la gara è andata piu o meno come me lo ero immaginato
e la vittoria è giunta,naturalmente,dopo un ottima frazione in bici dove
ho scavato il distacco principale e una buona frazione di corsa dove ho
gestito il vantaggio accumulato nell'impegnativa ma bellissima frazione
ciclistica appunto.

Da sottolineare la bellezza dei percorsi in tutte e tre le discipline,il nuoto
in acque poco agitate della baia di Portoferraio(tenendo conto del forte
grecale che in questi giorni sta spazzando le nostre coste)la bici
semplicemente splendida,toccando i piu bei paesi dell'Isola d'Elba fino a
raggiungere la cima del monte Volterraio con scorci mozzafiato sulle
coste tirreniche,e la corsa,sviluppata tra il lungomare ed il
centro residenziale di S.Giovanni,tecnica ma piacevole.

Sarà che all'isola d'Elba ho disputato nel 2009 il mio primo mezzo ironman,
o che l'isola d'Elba è in provincia di Livorno o vuoi che io abbia
passato gran parte delle mie vacanze estive qui ma il fatto stà che
torno sempre molto volentieri in questa splendida isola.



Complimenti agli organizzatori,sempre attivi nell'organizzare gare nelle
piu svariate località italiane e forse tra i pochi ad alimentare veramente
questo movimento.

Stagione finita?...vediamo ma credo di si,in attesa però di una partenza
molto avanzata il prossimo anno.

ps. da notare la foto del podio,Ussi è piu alto di me anche se ho uno scalino in piu!!!




venerdì 23 settembre 2011

Ironman world championship 70.3 e Cancun 70.3


La mia prima trasferta americana non è risultata vicina,
nemmeno alla peggiore delle ipotesi,a quella che mi sarei potuto immaginare.
La condizione fisica in questo periodo all'80% a dir tanto avrebbe già fatto la
sua parte ma,i giuduci di gara,hanno sicuramente finito di completare l'opera.
A Las Vegas,già appena sveglio,ho subito capito che non avrei avuto una
buona giornata ed infatti,laprima frazione di nuoto,mi ha subito
penalizzato accumulando un ritardo in acqua di almeno 4' dal primo atleta,
sicuramente troppo in condizioni fisiche normali,forse piu di 1'superiore.
Appena partito in bici poi,la situazione si è fatta ben piu complicata,superando
piu di un'atleta,già dalle prime centinaia di mt,come sempre mi succede,
un giudice mi arriva in moto e mi mostra un cartellino rosso pronunciandomi
la parola"drafting"!...in quel momento non sapevo neanche se ridere o
piangere! Ridere perchè dire a me che ho fatto una scia penso sia successo
nel lontano 2005 quando ero un ciclista professionista e piangere perchè
forse non si era reso conto dell'errore che aveva fatto,chissà per quale
motivo,buttandomi praticamente fuori gara.Incredibile!non ha sentito
ragioni....per poi vedere,nei km successivi,i primi due gruppi dei pro
tutti in scia che viaggiavano uniti al massimoa 5mt....inutile dire che la
mia gara è finita li,nei primi 500mt di bici, e mi sono trscinato,svogliatamente,
fino in fondo solo per onor di firma.


A Cancun invece la situazione era fisicamente ed emozionalmente migliore
del mondiale,scaturita dall'enorme voglia di rifarmi dopo l'ingiustizia subita.
Il nuoto,a dir la verità,non sarebbe stato eccezionale neanche questa volta
ma,appena salito in bici,le mie senzazioni erano o sembravano soddisfacenti.
In breve tempo ho recuperato 3-4 atleti che mi hanno portano nella nona posizione
nei primi 25km ma è proprio poco dopo,vicino al primo giro di boa e punto
utile per controllare lo svantaggio sui primi,che la sagoma di un bel gruppetto
ciclistico formato dagli otto primi pro con sembianze simili a una fuga
di una tappa del giro d'italia piu che ad una gara internazionale di un
circuito ironman tra i piu o forse il piu prestigioso al mondo,mi ha incrociato
nel lato opposto della strada.
Capisco qui che i miei primi km percosi DA SOLO a 44km/h di media,
sarebbero serviti a poco nella riuscita di un ipotetico avvicinamento,
anche considerato il fatto che non avrei potuto continuare a sostenere
quel ritmo per altri 50-60 km.
Facendomene una ragione quindi,del fatto che qui forse tutto era ammesso
dai giuduci,abbasso un po il ritmo cercando solamente di provare a
limitare i danni. A dir laverità il giudice,poi,un paio di cartellini per drafting
gli ha dati ma qui ne sarebbero serviti almeno piu di dieci,contando
anche tutti quegli atleti che avevo già ripreso e che provavano a prendermi
la scia o ad incollarsi spudoratamente alla ruota!...Mi domando perchè
questa gente non si butti sui triathlon di distanza olimpica dove le scie sono
ammesse.
Arrivo cosi in zona cambio con le gambe stanche per i comunque 43kmh di
media e il pensiero del caldo umido che adesso mi avrebbe atteso nella
mezza maratona.
I primi 5km li ho corsi malissimo,anche per via dei dolori della bici,poi gli
ultimi 15 molto meglio,riprendendo due posizioni e molti minuti sugli
scorretti avversari.
Finirò 6°.
"Complimentoni" a gli altri atleti,a parte Bocherer unico forse che,anche se in
gran parte del tempo presente nel gruppetto,forse si è rivelato di un altro
pianeta,vorrei vedervi uno ad uno fare 90km in due minuti meno di me!
Chi vuole provare lo aspetto!!!

mercoledì 7 settembre 2011

Let's go to Vegas!!




La prossima gara è il mondiale 70.3 di Las Vegas.
Pensavo di arrivarci piu fresco e scattante ed invece la condizione non mi
sembra coasi eccezionale...ci pensavo..... era anche uno dei miei principali
obbiettivi della stagione 2011 ma il motore putroppo và un pò a singhiozzi.
5 half ironman , 3 full ironman (uno non terminato) e 1 lungo.....in cinque
mesi cioè dal 10 Aprile al 4 settembre,praticamente una gara ogni 17
giorni...piu o meno .Si...forse mi dovrò accontentare stavolta....
ma mi pareva brutto non partecipare partecipare...
non si sà mai una giornata dritta può sempre capitare no?
...non mi fermo però dopo il mondiale,no....vado anche all'ironman Cancun
70. 3...che ci volete fare a me piacciono piu le gare che gli allenamenti...
e poi in questi posti fà piacere!

Domenica,quella passata,4 settembre,ho vinto il 70.3 di Castiglione della
Pescaia .
Era un ultimo allenamento duro...forse...o forse no....perchè di fatica ne
ho fatta non è che è cosi semplice vincere,nessuno regala niente...tanto
meno quelli arrivati dietro a me.
Comunque:vincere ho vinto,anche abbastanza per quest'anno,al
mondiale sono qualificato...e quindi ci provo...percorso bici duro?
Si si lo dicono tutti ma ci vogliono le gambe altrimenti
anche se sono un buon ciclista mi danno i minuti anche a me cosa
credete!
Vado....provo...come và và....tanto da perdere non c'è niente....anzi si....
un sacco di soldi del viaggio per Las Vegas!

Vi faccio sapere......se ho vinto......al casinò però......non si sà mai una'altra giornata dritta!

giovedì 4 agosto 2011

IRONMAN UK - 4th

Una delle cose che ho sempre odiato nella vita è quella di vivere con il rammarico.
Quasi una sofferenza.
E uno dei motivi per i quali 27 mesi fà sono entrato nel mondo del triathlon è proprio
perchè ero rammaricato dall'esperienza avuta come ciclista professionista.
Sono sempre stato convinto che avrei dovuto dare ed ottenere di piu dallo sport
e cosi, dopo tre anni di inattività totale, decisi di intraprendere questa dura
quanto affascinante strada che mi ha portato di nuovo a sognare di potermi
togliere quelle soddisfazioni sportive che fin da bambino avevo sognato.

All'ironman Uk il rammarico si è rifatto vivo

La cronaca.

Nuoto,

all'altezza delle mie aspettative,che non erano poi cosi buone vista la mia
poca voglia di coltivare questo sport durante la settimana!!...a 5 minuti dal
primo,che per me può anche andare bene.

Bici e T2,

prima di partire perdo 30-40 secondi nel cambio dal nuoto,il bagno era una
tappa obbligata purtroppo.
Parto tranquillo in bici,conscio ormai della mie qualità ciclistiche.Riprendo come al
solito un bel po di gente e al 40°km circa uno di quelli da tenere a vista,Nick
Saunders che sembra che viaggi bene ma in realta,una volta superato,sparisce
dietro di me in breve tempo.
Attenzione adesso,arrivo ad un incrocio/rotonda,alcuni birilli che non "dicono" nulla
e un polizziotto/volontario..che "non dice nulla" pure lui cosi,tutto nell'incoscio,
scelgo la sinistra (ero ad alta velocità ed era difficile capire dove andare)
Dopo 2-300 mt ho l'impressione che la strada sia un po deserta,cosi decido di voltarmi
indietro per guardare l'incrocio appena passato.
Ecco che vedo Saunders che passa e và dritto!!! "Caspita" dico "ho sbagliato
strada!!!" Cosi torno indietro e mi rimetto su quella giusta.
Operazione quantificabile in 40" max 50'',regalati!
Dopo 1-2 km riprendo Saunders e lo salto di nuovo,sono ora in 3a posizione.
Viaggio bene e mi alimento alla perfezione.Arrivo al 9o°km e ho 2h22' sul
conta km,"non male dico",tenendo conto che il record della gara era 4h53'
penso,"se continuo cosi si mette bene ma...meglio stare calmi,c'è una maratona
che mi aspetta e VOGLIO CORRERLA BENE."
Cosi continuo tranquillo, navigando con un passo "sereno e piacevole",per
cosi dire........ma ecco il "dramma"!
Mi stò avvicinando ad uno dei "2000" incroci trovati nel percorso quando, davanti
a me,vedo una fila di 4-5-6 macchine in attesa di oltrepassare lo stesso mio incrocio.
Il poliziotto/volontario,(gli artefici di tutto),indica ,gesticolando,di andare a
sinistra ed io,divincolandomi tra le auto ferme,seguo le sue indicazioni.
Dopo circa 1 km mi trovo delle auto nel mezzo e ,dopo 2 forse, un semaforo senza nessuno!!
Niente polizziotti barra volontario!! e niente freccette Ironman che indicano la strada!
"Caspita dico,stai a vedere che ho sbagliato ancora strada!!"
Torno "a tutta" indietro e arrivato all'incrocio e vedo sfrecciare atleti nell'altra direzione.
Non potete capire l'amarezza e psicologicamente sono crollato in quel momento.
Ripensadoci poi, ho capito che la freccia Ironman non si vedeva perchè coperta dalle
auto ferme in coda e l'indicazione del poliziotto non era per me ma per le auto che
dovevano uscire dal percorso.
Certo io dico,ma quando tu poliziotto vedi uno che ti passa sotto gli occhi a due
metri una parola non la puo dire se vedi che và dalla'altra parte?Visto anche
il casino che c'èra a quell'incrocio per causa tua!!!!?????
Da qui con la forza di non sò cosa riprendo il mio passo e provo a farmi coraggio
ma non è finita.Dopo 10-20 km ecco che uno degli age group che stavo superando
su una curca mi fà una bel movimentone a destra secco e mi butta per terra
"Noo"dico,"Allora non è proprio giornata!"
Mi rialzo,controllo me e la bici,rimetto la catena e riparto.
Che devo dire,menomale che poi la frazione bici è finita,altrimenti chissà quante
ancora me ne potevano succedere!
Km totali sul mio conta km in T2? 186,come da foto,piu caduta ecc...
Viaggiavo ad una media di 36-38 km/h,a seconda dell'altimetria,e mi sono ritrovato
in quel tratto con una media di 28km/h...(come da link al punto 5 purtroppo
tutto in miglia......(CLICCATE sul mio nome dopo aver aperto il link.
Questo per dimostrare che cosa dico è la verità.

Ipotizzando che viaggiassi ad una media di 36km/h avrei perso 10 minuti,
di tempo e moltei energie fisiche e psicologiche,cosi...regalati/e.

Maratona.(e la faccio breve)
La maratona è stata molto dura ma come del resto lo sono tutte in un'ironman.
Il mio tempo:2h49 (thank you NEWTON)

non è molto reale secondo me perchè dovrebbero
esserci un paio di km in meno.Dall'altro lato però la maratona aveva
350mt di dislivello, tanti,e quindi sono contento,anche perchè gli
altri non è che abbiano corso cosi tanto piu forte di me,o meglio, un
paio si ma per me va bene,i miei tempi sono in linea anche con quelli delle
precedenti edizioni e soprattutto posso dire che al mio terzo ironman ho
finalmente capito come si corre bene.
Ho corso con la testa e con il cuore,visto tutto quello che mi era successo.
Ho lottato contro la fatica e la sfortuna finendo in quarta posizione finale.

Risultato?

Arrivato 4°,

a 20 secondi dal 3°,

a 10 minuti dal secondo,

2 errori di percorso,

1 caduta,

Posso togliere dieci minuti dal tempo totale e dire che potevo arrivare io 2°!!!!!

Non non si può......

E dunque ecco.... come si è ripresentato il rammarico.

mercoledì 27 luglio 2011

ARONAMEN




Quando si vince è tutto bello,
la gara, il percorso,gli avversari sono bravi,il pubblico è fantastico,
la bici è fantastica,le scarpe sono ottime e tutto è magicamente
eccezionale e indimenticabile!
Che bella sensazione la vittoria.
Torni a casa e i nervi si rilasciano,mangi cibo che non hai toccato nelle
ultime 2 settimane,bevi un pò di alcool in piu e dormire non è mai
stato cosi bello e sereno.
Ed il giorno dopo? Bè il giorno dopo potresti fare un'altra gara!
Le energie sono moltiplicate e verrebbe da allenarsi come non mai.
Tutto intorno è piu semplice,la vita sembra piu semplice, ed anche le persone
sembrano cambiare.
Sono tutti con te,incredibilmente vicini, ti guardano con occhi diversi da 2 giorni
prima....in meglio si intende.
Bisognerebbe vincere piu spesso...o sempre...anzi no forse è meglio ogni tanto,
in modo che tutto questo non diventi una routine ma qualcosa di speciale,
un qualcosa che ogni tanto nella vita dovrebbe toccare a tutti,cosi,tanto per non
vivere sempre nella monotonia.
Che bello vincere.
Per la cronaca,all'Aronamen,prima edizione,sono arrivato primo!!
Grazie...a tutti quelli che mi sostengono.

martedì 5 luglio 2011

IRONMAN FRANCE




7° posto......... ma in gara....forse questa è la cosa piu importante.
Ho vissuto la gara da protagonista pur avendo fatto un po di errori,non molti
ma sufficienti per perdere le prime cinque posizioni.
Il primo,ma forse non a causa mia,essere purtroppo partito come tutti in
mezzo a 2500 persone!Non è semplice e ho fattto piu fatica del solito a trovare
il mio ritmo ma soprattutto lo spazio dove nuotare!Come se non bastasse una delle
molte botte che ho preso mi ha quasi tolto gli occhiali costringendomi cosi a fermarmi
e perdere tempo e gruppetto dove ero.....non male come partenza.
La bici è stata buona ma questa volta ce ne sono stati un paio che sono andati moooolto
piu forte di me e il fatto che abbiano abbassato di 4 minuti il record la dice lunga.
La maratona fatta per onor di finire la gara,partendo dalla t2 insieme a Zamora in
quarta e quinta posizione infatti,ho capito fin dai primi km che di correre non era
proprio giornata,neanche lontanamente mi avvicinavo ad i ritmi provati in
allenamento,cosi' che ho dovuto solo rassegnarmi a correre per arrivare in fondo
con relative fermate per bagno,bevute e tempo sotto le docce a rinfrescarmi....
peccato perchè avrei potuto fare veramente un'ottima prestazione.

E' stato comunque il mio secondo Ironman quindi spero proprio di trovare
giornate migliori in futuro......e sò che sarà cosi.

giovedì 9 giugno 2011

...verso Nizza

Cosa vuol dire preparare un'ironman...da PRO.......

....vivere in funzione degli allenamenti

....correre,correre,correre...tanto....70-100km a settimana
....pedalare,pedalare,pedalare...sempre tanto....350-500km a settimana
....nuotare,nuotare,nuotare....un po meno...ma sempre tanto..???

...sforzarsi di trovare nuove strade per correre
...sforzarsi di trovare nuove strade per pedalare
...sforzarsi di nuotare nella solita piscina

...correre e pedalare fregandosene delle condizioni atmosferiche
per rispettare il programma

...rendersi conto che il programma è piu "grosso" di sempre
...il programma è da roba da pazzi

....alzarsi la mattina prima del solito
....dormire la sera prima del solito

...mangiare piu di sempre
...mangiare tanto
...mangiare anche troppo
...mangiare tante volte al giorno
...mangiare nelle ore piu strane del giorno
...avere comunque sempre fame

...avere sempre male ai piedi
...avere sempre mal di gambe
...avere un dolore nuovo ogni giorno

...essere sempre stanchi in qualunque momento della giornata

...fare poca vita sociale
...non trovare le motivazioni per giustificare la tua mancata presenza dovunque
...chi telefona da sempre fastidio

...contare i giorni che mancano alla gara
...organizzare tutto per la gara
...pensare al risultato della gara
...pensare anche di fregarsene del risultato della gara
...pensare al dopo gara
...pensare alle gare da fare dopo la gara
...pensare alle ferie dopo la gara

...pensare che i giorni di ferie sono pochi

...pensare a come spiegare queste cose alle persone normali
...trovare una giustificazione valida a queste cose non normali
...sperare che gli altri capiscano
...fregarsene se non capiscono
...accettare il fatto che non capiscano

Fare tutto questo mi fà sentire già.....un'ironman.







venerdì 27 maggio 2011

IRONMAN 70.3 ST.POLTEN


Una foto che ritrae senza troppe parole il mio stato d'animo all'arrivo della gara di St.Polten.
Pessime sensazioni già dal mattino,nuoto peggiore di sempre,bici....forse l'unica cosa che
nel bene o nel male mi tiene in ballo e corsa ispiegabilmente buona fino al 10°km,dove
avevo dall'ottavo al terzo posto tutti in 2 minuti, per poi crollare inspiegabilmente
negli ultimi 10km.
Amareggiato?Certo che si,sapevo che un campionato italiano di 6h poteva gravare sul mio
risultato a distanza di una settimana ma speravo,come sempre,di andare contro la natura
e dimostrare che quasi tutto è possibile.
Questa volta non è stato cosi'.
Unica soddisfazione aver raggranellato dei miseri punti per il ranking mondiale.

Questo mio risultato mi ha portato a delle scelte inevitabili, perciò,anche se non
manca molto tempo,da ora in poi mi dedicherò solo alla preparazione dell'Ironman France,
sperando che vada un po meglio.

giovedì 19 maggio 2011

CAMPIONE ITALIANO!!!



Finalmente un titolo,un titolo importante, che credo possa servire non solo a me stesso
ma anche a chiunque mi conosca solo un pò da lontano vista la mia poca frequenza di
partecipazione alle gare italiane.
Una gara alla quale desideravo essere presente ma soprattutto vincere per vari
motivi,i principali sicuramente il fatto di far parte di un team italiano che puntava
a questo titolo,il voler dimostrare ai nostri ct della nazionale che ero presente
e che potevo ben figurare anche in una distanza non proprio
adatta alle mie caratteristiche e soprattutto farmi vedere dalla gente italiana in
una gara importante italiana e portare cosi in giro per il mondo questo titolo.

Tutto è andato per il meglio,anzi forse è andato anche oltre le mie aspettative!
Le settimane precedenti per me sono state molto confuse a causa di cambiamenti
di programmi e soprattuto della scarsa preparazione per questa distanza.

Partendo dal nuoto posso dire di aver nuotato decentemente anche con una scarsa
preparazione,la bici è stata anche per me sorprendente visto che in allenamento
avevo superato i 100km circa 3-4 volte nell'ultimo mese e nella corsa idem,
allenamenti oltre i 20km circa 2-3 nell'ultimo mese,la vittoria non era per me
proprio una certezza quindi!

Ho fatto una grande prova e ne son felice,un titolo italiano è una di quelle cose che
rimarrà nella vita per sempre e potrò raccontare ai miei figli o nipoti di essere
stato un campione italiano di triathlon quando ero giovane,ne sono fiero ed è
comunque il coronamento di tanti sacrifici fatti per lo sport in tanti anni.

E adesso? adesso riprenderò il mio programma internazionale,domenica 22 infatti
mi aspetta l'Ironman 70.3 St.Polten dove spero vivamente di ottenere un buon risultato
e guadagnarmi un po di punti per il ranking Ironman.