giovedì 7 ottobre 2010

PIACEVOLI RICORDI







Un regalo inaspettato e commovente quello che il presidente unico e storico
Renzo Maltinti ha voluto donare agli atleti piu rappresentativi della sua
società che hanno avuto l'onore di vestire, lottare e vincere indossando la
gloriosa e unica inconfondibile maglia della Maltinti Lampadari,la società
piu antica della toscana tutt'ora in attività da oltre 30 anni.


Un libro. Un libro con tutti gli atleti e allenatori che l'anno resa cosi forte
e rispettosa grazie e soprattutto alla figura piu carismatica e appassionata
del ciclismo toscano Renzo Maltinti.
Fortunatamente anch'io ho avuto l'onore di vestirla e di ottenere. con i suoi
colori, tante vittorie e risultati nella stagione piu bella, nel mio periodo
dilettantisco, che poi vi valse il passaggio al mondo del professionismo,il 2001.
Un'emozione aprire quelle pagine e vedere i vecchi articoli di giornale
che raccontano delle mie vittorie,sofferte,sudate frutto di tanti sacrifici
e speranze in un anno difficilissimo in Toscana con una corazzata da configgere
ogni domenica come la Vellutex casa selezione guidata dal grande guru
Olivano Locatelli:Yaroslav Popovich (il piu grande dilettante di sempre),
Lorenzo Bernucci,Giampaolo Caruso,Stefano Guerrini,Santo Anzà tanto per citarne alcuni.
Mi ripetono tutti quell'anno, oltre ad essere stato cosi vittorioso per
me, poteva esserlo molto di piu senza la presenza di questa squadra guidata
da un tecnico storico del ciclismo e che mi vedeva sempre da solo a lottare
nei finali di gara contro 2-3 di loro.

Il mio tecnico era Franco Falorni,una persona straordinaria che mi ha insegnato
a vivere amando questo sport,lui era quello che non guardava le tabelle ma
che sapeva entrare nella mia testa ed interpretarla e gestire il mio fisico non
solo alle gare.Mi sembra ancora di sentire la sua voce nella radiolina alla coppa
Burci che mi dice di entrare nell'ultima curva prima dello sprint "almeno nelle
prime tre posizioni"!!....una delle mie vittorie piu belle.O quando nella storica
vittoria del trofeo Matteotti mi frenava dalla radio dicendomi di non spendere
cosi tante energie nella prima parte di gara e alla fine si stufò rassegnato:
" e allora fai quello che ti pare!"...ma quel giorno fu' unico e potevo fare
veramente quello che mi pareva.
E' stata la persona infine che mi ha messo in bicicletta al mio primo anno
di attività,a 17-18 anni e che poi mi ha consegnato al professionismo a 22.
Una grande persona.
Ma anche Franco Bitossi,l'uomo piu furbo, che mi ha insegnato anche ad
essere furbo,colui che come pochi quegli anni hanno avuto il potere,
dall'alto della sua esperienza e unica personalità ,di correggermi,
anche alzando la voce, negli errori che spesso commettevo.


Ma non posso dimenticarmi neanche del mio storico massaggiatore Paolo
Tognetti,un grande massaggiatore,che conosceva le mie gambe a memoria,
mi seguiva ovunque ed era della mia città...

Aprire questa pagine e vedere che non hai fatto felice te stesso ma anche le
centinaia di persone tifose di questa leggendaria società è un onore ed
un'emozione unica...il massimo per un'atleta.

Grazie a tutti voi che mi avete fatto commuovere per questo incredibile
ricordo indelebile che rimarrà sempre nella mia vita.

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