DOMENICO PASSUELLO
Adventures in Ironman
mercoledì 16 novembre 2016
giovedì 9 gennaio 2014
mercoledì 24 ottobre 2012
"VITTORIA" !! (che titolo banale)
ad un corpo che non funziona!
Ed è per questo che non ho scritto niente dai secoli dei secoli (niente Amen).
E questa naturalmente era la falsa ed ingegnosa giustificazione per coprire la mia vagabondaggine,
adesso posso iniziare a scrivere.
C'era una volta un atleta con un'infortunio tanto brutto e tanto lungo ma cosi lungo da far passare
la voglia anche di sperare ma un bel giorno,un "gran bel giorno",l'infortunio se ne andò lontano
lontano dall'atleta,non sò dove ma sia io che lui speriamo tanto di non riverlo piu!Mai piu!
L'atleta cosi potè riprendere l'attività,cercando miracolosamente di salvare
una stagione partita con delle aspettative ben piu graaaaandi di quelle nemmeno dimostrate!
Incredibilmente l'atleta fini terzo alla sua prima uscita dai "box"...di Monaco" ,è certo la gara era li'.
E questo in un grande stupore generale per via del tempo parziale nei 10.000 metri finali!
"Uhhh...Uhhh" esclamarono tutti,"Ma come avrà fatto,c'era anche una frazione bici lunga e duraaa"!!!
"Ma che ne sò" dico io,
"Ho corso con la voglia di correre",disse lui (chi non ha corso per tanto tempo sà cosa intendo,
dico io e anche lui).
In realtà a questo punto mi starebbe passando ancora la voglia di scrivere
e trovare un'altra scusa pensando a cosa è successo alla gara successiva,
ma farò lo sforzo di andare avanti,anche perchè non riesco a trovarla la scusa.
L'atleta cosi',galvanizzato dal risultato ottenuto dopo mesi di inattività e bagordi vari,cercò
negli allenamenti successivi di portare piu in alto la condizione che aveva ma soprattutto di
modificarla per una distanza piu lunga di quella di Monaco,cosa non semplice dopo un'infortunio
lungo 124 giorni!....(non gli ho contati giorno per giorno ho cercato ora su internet un calcolatore,
mi piaceva far finta che però che l'avevo fatto ma poi ora vi ho svelato la verità,tenetela per voi cosi
tutto sembra piu serio).
Gli allenamenti andavano bene!Benone anzi!
"Che bello"si ripeteva fra se e se "finalmente il periodo nero è passato,finalmente tutto è come
prima anzi chissà perchè ma sembra anche meeeeglio di prima!
Ironman 70.3 Pais d'Aix,
gran gara,tanti atleti,campioni,amatori,diretta tv",chiunque era a
Pais d'Aix,tutto bene,convinto,deciso,sereno,condizione ottima,test ottimi
viaggio in auto perfetto,riposo ok,colazione bene,riscaldamento pre-gara??
No,niente riscaldamento,anzi, n°9 bracciate prima che il giudice
utilizzasse il fischio per tirare tutti fuori dall'acqua.
"Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! Fuori!!!!!" (in realtà l'ha detto in francese ma io non lo parlo e non lo ricordo)
Partiti!Via!
"Forza forza lottare per le posizioni!!"
50mt...Stop....attacco di panico.
Noooooo ma cooomeee!!!!
Ma coooomeeeee!!!
Riscaldamento ti amo,muta ti odio,mi fai schifo!
Tralascio i particolari fisico-mentali durante l'attacco di panico o presunto tale.
Uscita dall'acqua,
6 minuti di ritardo dal primo invece di 3-4 minuti.
Risultato finale?
Ottavo classificato a 6' dal primo.
Podio sicuro?
No! Con i se e con i ma non si và da nessuna parte.
"Va bè fuggire da Pais d'Aix o meglio,Aix en Provence,prima che gli dia fuoco dal nervoso!"
Non io,stiamo parlando sempre dell'atleta,io sono un bravo ragazzo,rimango sempre molto
tranquillo.
Casa,dolce casa,alle 20:00 già a casa.Veloce!
"Chissà arriverà anche qualche multa per eccesso di velocità" dico io,
Bè 550 km volando forse si.
"Se andavi un pò piu piano non era male visto che alla gara non hai vinto nemmeno
un becco di un quattrino sai!" dico io.
Lasciamo stare,speriamo non arrivi.
Non arriverà.
Ad oggi non è arrivata.
L'atleta non perde morale anzi il tutto non fà altro che aumentare la voglia di riscatto,
di migliorare...di tutto!
La condizione cresce bene,prossima gara in Spagna il 13 ottobre,bene,perfetto
non sono nemmeno superstizioso,
si allena e migliora,bei tempi,ok ci siamo,
l'atleta è pronto.
Ma dal 5 all'8 ottobre?
Febbre,tosse,mal di gola e tutto quello che esiste sotto la voce influenza.
"Ahhh influenza ma chi ti voleva!!!Ma vai a far compagnia all'infortunio no!"
Lei arrivà sempre cosi,a caso e sempre quando non ci vuole,è una vita che fà cosi.
Latleta perde coraggio di nuovo!"Noooo ma non è possibile ma proprio ora"!! dice lui sconsolato,
"speriamo di non perdere tutte le forze!!!"...
"E' si,lo spero per te",dico io "mancano pochi giorni alla gara".
Ma in realtà non si abbatte,fà di tutto per guarire e guarire al meglio che può per tornare a
vincere!! Si!! A vincere!!
Con una forma del genere non si può perdere si deve vincere!!
Ma quanto è bello vincere!Tutti dovrebbero provare questa sensazione una volta nella vita e
poi tanto,parliamoci chiaro,conta solo chi vince (intendo per noi pro naturalmente).
Ama la Spagna, la sua prossima metà.
La ama alla follia!...si vabbè non esageriamo (ma ci stava bene l'esclamazione).
comunque si...
Bella la Spagna,bella tutta"
Qui ha già vinto,è stato tante volte,gli piace,la sente come casa sua,ama la semplicità della gente,
il cibo,gli orari,il sole,la sangriaaaa!!!
"Siiii bisogna vincere per festeggiare con la sangriaaa!!" diciamo insieme felici,anzi felicissimi!
Qui chissà come mai ma ci siamo trovati subito d'accordo!
L'influenza passa,un pò di debolezza ma passa,tutte le forze concentrate verso la gara,
tutto guarda solo la gara.
"Che bello la partenza è dall'acqua!! Bene!" dice lui....
"Ma anche a Pais d'Aix era dall'acqua"dico io...
"Si ma a me piace di piu" dice lui......boh..sorvoliamo.
Segmento natacion,
uscita dall'acqua a circa 4' dai primi ma dopo graaaande bici!! Adatta!Adattissima!
900 mt di dislivello,
"Perfetto!!!" disse già a suo tempo lui quando scelse di parteciparvi...
"E fece bene a sceglierla"! dico oggi io.
Recupero veloce,in prima posizione al 45°km, "ma c'è uno vicino chi è???"dice lui
"Rodriguez,un'ex ciclista professionista graaaaannn pedalatore,era alla Vuelta anche l'anno scorso".
dico io.
"Ok lasciamolo là,a pochi minuti,secondi,vediamo che fà", dico sempre io
"Non fà nulla rimane laggiu,non si avvicina"
"Vai veloce cambia in T2 fregatene!"
"Hai corso forte negli allenamenti non ti preoccupare" lo tranquillizzo io.
Si arriva al cambio in T2 con 1'40'' su Rodriguez.
Si va con i 21km di corsa.
Bella bellissima!Lungo il fiume Guadalquivir toccando i punti piu belli di Siviglia...
meno i locali con la sangria,quelli ci aspettano dopo si spera.
Km tutti segnati,"che bello ma tanto io non ho nessun orologio o gps che mi cambia!",
dice lui ed io,
"si sapete noi siamo un pò alla vecchia maniera siamo fatti cosi,ci piace ascoltare
e non vedere e dipendere...ma ognuno poi fà come vuole mica ce la prendiamo
a male".
Sensazioni?"Uhmmm insommma" mi dice lui a me al settimo km°.
Vantaggio all'11km° ?
45'' sul secondo!!!! ci dicono,anche se non potrebbero.
"Noooooo ma chi è questo stà recuperando e io sono mezzo suonato" dice e pensa lui.
In quel momento davanti agli occhi mesi!Mesi!Mesiiiiiiii!
"Nooo non posso perdere non è possibile,lui non può correre ancora piu forte di cosi
su questo percorso,deve saltare per forza!! dice ancora lui sempre a me.
"Aveva ragione lui",dico io,perchè al 18°km Rodriguez non si vede piu ed all'arrivo
il distacco è di quasi 3'!!!...vediamo poi sull'ordine d'arrivo.
"Vittoria"!!! dice lui a me
"Vittoria" !! dico io a lui
"Ma vedi allora non servono i gps,cardio,srm,ipad,iphone,google map ecc. basta
correre forte!In gara si corre a tutta!"dice lui,
...l'avevo sempre detto io ma non funziona sempre....
Abbiamo vinto!Siii abbiamo vinto,io e la mia coscienza o comunque quella voce
che parla dentro di me e che non capisco mai perchè mi parla,visto che sono io e già sò
quello che mi deve dire,abbiamo vinto!
Non ce l'avete voi quella voce li?Quel farsi domande?
A me rompe parecchio durante tutta la gara,sempre!Snaturalizza il mio divertimento.
Il cervello,
se funziona quello funziona tutto,pensate,si può scrivere anche un blog incredibilmente
incredibile,inconcepibilmente inconcepibile e stupidamente stupido
come questo che rileggendolo però mi viene ora il dubbio che mica funziona molto bene mi sà
questo cervello!
Però ho scritto questo post sul blog,quindi ora funziona,allora funziona anche il corpo!
Mah...che collegamento strano mente-corpo,fondamentale ma strano.
Forse funziona meglio il fisico ad ogni modo,meglio continuare a correre visto che finalmente
lo posso fare!
Si al momento continuerò a correre,anche se quella vocina mi torturerà all'infinito....
...e a bere sangria magari.
lunedì 23 luglio 2012
Articolo scritto sulla rivista triathlete (versione integrale)
DA PROF A PROF
Il passaggio dal cilismo professionistico all'ironman professionistico è un passaggio semplice quanto delicato,semplice perchè atleti lo si è già,delicato perchè ironman non lo si è.
Ho iniziato con il ciclismo molto tardi,a circa diciassette anni,per puro divertimento e in alternanza alle mie vere passioni che in quegli anni mi riempivano le giornate:il surf da onda e gli amici.
Ho capito abbastanza presto che c'era qualcosa che mi legava a quel mezzo meccanico e cosi decisi di provare a buttarmi in quel mondo competitivo quanto esaltato,duro e pieno di sacrifici che ben poco aveva a che fare con la vita che stavo conducendo in quel momento.
Ho subito imparato tanto e non solo dal lato sportivo quanto piuttosto dal lato umano.
E' retorica ma lo sport,soprattutto quello di resistenza,è davvero una scuola di vita ed ancora oggi,senza falsa modestia,vedo una grande differenza tra chi ha avuto la fortuna di farlo e chi no.
Iniziai cosi a evitare tanti vizi dei giovani ragazzi,a limitare le uscite del week end ed a vivere una vita molto meglio impostata di quella che stavo conducendo.
Molti dei ragazzi con i quali gareggiavo a quel tempo smettevano ben presto schiacciati dalla dura vita di questo sport ma io no,ero grintoso,coraggioso e i risultati mi aiutavano a credere in un sogno cosi lontano che un ragazzo che come me portava ancora in capelli lunghi ed i peli alle gambe nemmeno avrebbe immaginato.
Sono partito dalla categoria juniores per poi passare a quella dei dilettanti,ho cambiato tante squadre,allenatori, ed ognuno,a modo suo,mi a trasmesso qualcosa che ancora oggi conservo per me e che mi ha permesso di diventare l'atleta e la persona che sono oggi.
Ho imparato a vincere ed a perdere,a cadere sull'asfalto,a rialzarmi,a mangiare le cose genuine e a non fumare ma soprattutto ho imparato a conoscere in parte i miei limiti fisici,atletici ed umani.
L'ultima stagione tra i dilettanti,nel 2001,mi ha proiettato nel professionismo grazie a dieci importanti vittorie per lo piu in gare dure e durante il caldo estivo.
Non è stato semplice trovare un contratto tra i professionisti,a quel tempo riusciva piu facilmente a passare chi in gergo "portava lo sponsor" ed io sponsor non ne avevo.
Ma Gianni Savio,attuale manager dell'Androni giocattoli,mi offri un contratto biennale che finalmente mi ripagò degli enormi sacrifici che avevo fatto per anni e forse ancora oggi devo ringraziarlo per questo grande regalo o meglio,investimento!
Dopo un anno il passaggio alla Quick step di Paolo Bettini,Luca Paolini,Johan Mussew,Richard Virenque,Tom Boonen,Frank Vandenbrouke che dite bastano o devo fare altri nomi che rendano l'idea del livello presente nel team!
Il sogno era davvero diventato realtà adesso,una realtà che durò ancora un paio d'anni quando l'uscita dalla quick step prima e la mancanza di motivazioni,problemi nell'ambiente ciclistico e chi piu ne ha piu ne metta poi mi convisero ad abbandonare questo mondo che quanto aveva dato tanto aveva tolto alla mia vita.
Iniziai cosi a lavorare come una persona normale ed a viaggiare tanto,mesi,e tutto paradossalmente mi sembrava cosi facile rispetto all'intensa attivita alla quale ero abituato.
Potevo mangiare,bere alcolici,fumare,fare l'amore quando volevo,uscire la sera,fare qualunque cosa mi venisse in mente ma soprattutto mi ero dimenticato di che cosa voleva dire essere fisicamente stanco.
Iniziai però,in questa vita normale,a nuotare,giusto per fare uno sport che tenesse in forma tutto il corpo,anche se non avevo problemi di peso in quel momento.
Alcuni amici triathleti,ai quali mi ero unito spesso per alcune bracciate in piscina, mi suggerirono di provare a fare qualche piccola gara per divertirmi,giusto cosi',per dare un senso a quello che facevo.
Prima gara,uno sprint,risultato quinto assoluto,vinse d'Acquino se non sbaglio.
Capii però ben presto che la storia delle scie legali nella frazione ciclistica mi disturbava alquanto viste le mie potenzialità e dopo aver faticato in un'altro olimpico mi decisi a partecipare ad un mezzo ironman dove le scie naturalmente non erano e non sono ammesse.
Preparai tutto da solo,senza consigli ne tabelle ne cardiofrequenzimetri e colsi un ottimo secondo posto in una gara all'isola d'Elba dietro un certo "Marcel Zamora",che dopo un mese avrebbe vinto il suo terzo Ironman Nizza.
"Ok" mi dissi,"ci siamo",qualcuno mi stà dando l'opportunità di rifarmi del torto subito nel ciclismo e fu cosi,che dopo poche settimane,decisi di partecipare anche a gare internazionali dove ebbi l'occasione di misurarmi direttamente con il massimo livello di atleti in questa disciplina,il seguito poi credo lo conosciate da voi.
Detta cosi sembrerebbe facile,vista la velocità con la quale sono arrivato ad alto livello ma in realtà la strada è stata dura come per tutti e ricca di molti imprevisti e delusioni.
Ho sempre pensato,fin da quando capii di essere competitivo,che questo non poteva solo essere la mia passione ma doveva necessariamente essere anche il mio lavoro se volevo arrivare ad alto livello e feci da subito di tutto per cercare di arrivarci nel piu breve tempo possibile.
I problemi non mancarono naturalmente,comprai tutto da solo all'inizio,con i pochi risparmi che avevo viaggiavo,mi pagavo le iscrizioni,gli hotel,tutto da solo,proprio come un normale
age group con la differenza che io,fin da subito,mi iscrissi come elite già alla prima gare e nella mia testa già sapevo dove volevo arrivare.
Sono sempre stato deciso,convinto,niente mi ha mai abbattutto,
ho imparato pian piano ad allenarmi ore in acqua,visto che non venivo dal nuoto,tanta tecnica,pazienza,costanza,ho imparato a correre tecnicamente bene,a fare esercizi che nemmeno conoscevo,a potenziarmi fisicamente,visto che il ciclismo mi aveva lasciato ben poco come istruzione sotto questi punti di vista,ho veramente faticato tanto ed ancora una volta proprio come quando inizia con il ciclismo molti anni prima.
Ho invece avuto un compito semplice,facile,quello di gestire il mio corpo proprio come nello sport precedente,il riposo,l'alimentazione, il recupero tra le sedute di allenamento,la vita sociale,per me questa è stata la parte piu semplice,alla fine la mia vita era sempre stata cosi,a parte una parentesi di tre anni.
Cosi al quarto anno di attività nel triathlon sono qui,quasi in cima ma ho sempre percepito che mi mancava poco ad arrivare là, piu in alto,forse è questione di tempo e fortuna,forse un pò troppi infortuni fisici mi hanno rallentato la corsa ma si sà,da qualche parte dovevo pur pagare il fatto che atleta lo ero già ma non ero ancora un ironman!
lunedì 7 maggio 2012
Lo stile di Vita
per molti
ma non per tutti.
Faccio sport da sempre
tutti gli sport
ne ho provati diversi
ma mi sono fermato
ad uno in particolare
solo quando
è diventato il mio lavoro.
Avevo 17 anni quando
ho iniziato a "far soldi" con lo sport.
Giovane,abbastanza,
ancora studiavo
e mi allenavo
ogni giorno
ma in qualche senso
già lavoravo
mi sono sempre
sentito piu grande
per questo.
Non è stato facile.
Da allora per me lo sport
si è ben presto trasformato in
un mestiere
una professione.
Sono diventato
uno sportivo professionista.
Magari non sulla carta
a quell'età
ma nella testa si.
Solo uno mi ha colpito veramente
al cuore
di tutti gli sport
e mi ha fatto spendere
soldi
invece di guadagnarli,
il Surf.
Purtroppo non lo ho mai potuto coltivare
abbastanza
il surf
ma mi sono promesso di farlo
appena terminerò quest'ultima fatica
sportiva,mestiere,che è l'ironman.
Molto affascinante l'ironman
ma è purtroppo o per fortuna
diventato anch'esso il mio lavoro.
Come ogni lavoro anche nello sport
ci sono degli inconvenienti.
Fisicamente sono KO da 6 settimane
tante
senza correre
mai una corsa
fatica anche camminare
una frattura da stress
brutta
non ve la auguro.
Stò attendendo la guarigione
ma non posso lavorare.
In questo caso,non essendo
per me totalmente "uno stile di
vita",non è stato difficile
fare dell'altro,cosa che spesso
crea invece disagio a chi ne fà
un stile di vita.
Certo mi stò allenando
o meglio
mantenendo
in attesa del recupero completo
e di nuovi programmi
avventure
progetti
sportivi e non
perchè questo ironman
offre una grande possibilità
eccezionale
stupenda
la mia preferita
quella di viaggiare
vedere
scoprire
conoscere
luoghi e persone
fare nuove esperienze
ecco che allora
in questo caso lo
si può identificare
in uno stile di vita.
Si parte dell'ironman
per me
è uno stile di vita
ma solo una parte
e adesso
un pò mi manca.
domenica 22 aprile 2012
RADIO INTERVISTA IRONMANRADIO.IT
http://soundcloud.com/domenicopassuello/ironmanradio5
sabato 31 marzo 2012
Chiedimi se sono felice
sacrifici su sacrifici e per colpa
a non partecipare all'ironman 70.3 Oceanside
ma anche a fermarmi con la corsa per diverse
Non è simpatico
ne piacevole
Bisognerebbe imparare dalle esperienze negative,
ok ma adesso le negative iniziano ad essere un pò
troppe
credo di essere diventato quasi un saggio da
quante ne ho avute.
Non è semplice per un atleta non fare l'atleta.
E adesso devo fare solo un po l'atleta,
ma che cosa vuol dire?cioè non posso fare
il mio lavoro come sempre?
di continuo,
e senza sosta mi sembra di capire.
Speriamo in un recupero veloce
UN PO' L'ATLETA
lunedì 19 marzo 2012
Thirty-four . me myself and i - Trentaquattro me me stesso ed io
Tanti auguri
giovedì 26 gennaio 2012
In breve:
un'ottimo 3° posto in una gara importante
con infortunio
insomma nel nuoto
ottima frazione bici
ultimi 5km di corsa..in trouble
tornerò a Buffalo city?
Per chi ha tempo di leggere:
Chi ben inizia è metà dell'opera,ed io il 2012 l'ho iniziato davvero
bene e finalmente con un pizzico di fortuna.
Il risultato di questa gara parte da molto lontano,dai primi giorni di
ottobre se devo essere preciso,quando cioè dopo l'esperienza
all'ironman 70.3 di Cancun in Messico,decisi che difficilmente in futuro
avrei partecipato a gare non adatte alle mie caratteristiche e dove sia
atleti che giudici avrebbero potuvo,vuoi per scorrettezze dell'uni o
disattenzioni degli altri,pregiudicare il mio risultato finale,
in una parola “drafting” durante la frazione ciclistica.
Iniziai cosi a studiarmi il calendario del 2012 e a valutare tutte le gare che
avrebbero potuto portarmi solo risultati positivi,pensando che,essendo
questo il mio lavoro,il 2012 doveva essere per me l'anno della svolta o della fine,
si sa un'atleta Ironman non viene certo pagato come un calciatore o
ecc. ecc. ecc..
L'ironman 70.3 South Africa si dimostrò subito una gara interessante sottto
tanti punti di vista eccetto uno,il periodo,da noi sarebbe stato inverno inoltrato
e quindi periodo difficile per poter preparare la gara ed essere al 100% mentre
li',come se non bastasse,estate piena.
La certezza dell'ottima organizzazione,la sua importanza,il suo
montepremi ed un percorso bici sicuramente tra i piu impegnativi
del circuito,mi convinsero a provare comunque a fare il possibile
per tentare di ottenere il miglior risultato e decisi cosi
di programmare tutti le mie successive settimane rivolte al 22 gennaio.
La mia preparzione ha avuto inizio,dopo un paio di settimane
di blanda ripresa dopo il consueto stop annuale,intorno all'ultima
settimana di novembre a circa 8 settimane dalla gara.
Tutto ok per le prime due ma alla fine di queste ecco
presentarsi il solito infortuinio inopportuno che tutt'oggi si rivela
insoluto.Sò poco sinceramente di quello che mi stà succedendo e
come sempre in questi casi,dottori e specialisti diversi, coincidono
spesso con pareri diversi,chissa come mai ma la medicina a volte
“è un opinione”!...sembra la sindrome del piriforme...almeno secondo
me che mi reputo il miglior medico di me stesso!
Il dolore,apparso verso il 10 dicembre,non mi ha mai permesso
successivamente di allenarmi ne come volevo ne con la
costanza giusta,soprattutto nella corsa,e addirittura ho toccato
il periodo di mio massimo digiuno con quest'ultima dal 27 dicembre
al 13 gennaio,
altresi non è che che per questo motivo mi sia dedicato maggiormente
agli altri due sport anzi,lo stress ed il nervosismo del mio lavoro,
unito a quello dei normali problemi quotidiani,
alle condizioni meteo sfavorevoli,ed alle festività natalizie,
mi hanno spesso portato piu a poltrire sul problema che a superarlo
con la giusta energia,essere un'ironman nello sport non puo sempre
esserlo anche nella vita purtoppo.
Dopo numerose terapie e che piu ne ha piu ne metta,a circa 10
giorni esatti dalla gara il dolore ha iniziato a prendere una forma un
po' piu accettabile e finalmente ho potuto iniziare almeno a correre.
Non al top,naturalmente,sono riuscito a portare a termine circa tre
allenamenti decenti che mi avrebbero portato almeno a cercare
di arrivare in fondo alla gara,visto che ormai i tempi erano stetti.
Sono dunque partito per “Buffalo city” quattro giorni prima della gara
senza alcun tipo di aspettativa ma conscio che,essendo comunque un
discreto atleta,tutto sarebbe stato possibile,soprattutto su un percorso
adatto alle mie caratteristiche.
LA GARA
La cittadina di East London non è certo una delle piu belle del south
Africa ma ospita uno delle eventi piu grandi,importanti e partecipati
del mondo,quasi tremila quest'anno i partenti,una cifra impressionante per
un mezzo ironman.
Il forte vento dei giorni precedenti alla gara aveva sollevato l'attenzione di tutti,
organizzatori compresi,considerando la possibilità di trasformarla per il age group
in un duathlon e per i pro in un nuoto piu corto ma, "per mia sfortuna",la mattina
della gara la giornata era splendida.
La frazione di nuoto è passata per me nel solito modo di sempre,come del resto
mi aspettavo viste le ultime settimane difficili,qualche minuto di ritardo dai primi
ma una buona parte finale dove ho sentito il mio fisico sbloccarsi ottimamente in
vista della frazione di bici.
Salito in sella alla mia fiammante Ridley Dean (il primo amore non si scorda mai!)
ho subito percepito ottime sensazioni ed il percorso,sviluppato su una freeway
totalmente chiusa al traffico, si è rivelato subito molto adatto alle mie caratteristiche.
Con la testa all'insu' per i primi 45 km e all'ingiu' per la restante metà,al
45° km ero su Schildknecht e Horner,due dei favoriti,mentre Vanhoacker davanti,
che fino a quel momento aveva piu o meno il mio passo,era a tre minuti da solo.
Seclta difficile in questo momento,che fare?andare da solo continuando l'azione?
Mah,difficile decisione,una volta tanto che ero sui primi a metà gara e con Schildknecht
che è uno dei migliori ciclisti al mondo ho deciso di stare con loro e fare la mia parte
(anche troppo) arrivando cosi compatti fino alla zona cambio.
La mezza maratona era molto impegnativa e lo sapevo, ho perciò deciso fin
da subito di prendere il mio passo cercando piu che altro di limitare i danni
visto la scarsa tenuta atletica,soprattutto nel finale.
Schildknecht ha aumentato subito il passo collocandosi in un range di 20-40" davanti
a me con passo regolare,Horner stessa cosa ma dietro di me,cosi fino al 10°km.
Un caldo soffocante con clima umido ha iniziato a tormentarci negli ultimi km e
quando cioè la mia situazione fisica alternava momenti di grande decisione ad altri
di rassegnazione,addirittura,dopo il 10°km ,ho pensato di poter accellerare...ma erano
solo pensieri dettati dalla mia abitudine a comportarmi in questo modo quando la condizione
fisica è adatta a questo tipo di intrerpretazione,in questo caso al contrario,il ritmo
si è andato pian piano spegnendo perdendo Schildknecht dopo il 15°km,mentre Horner
sembrava soffrire piu di me e stava perdendo da entrambi.
Per dare un'idea di quanto sia importante essere allenato in una "mezza maratona
per un 70.3",che è diverso da una mezza a secco, vi posso dire,dati alla mano dal mio
gps,che ho corso i primi 16km in meno di 1h mentre gli ultimi 5 in 22'50""!!!cioè
45"al km° piu lento!...certo è che il percorso aveva 210mt di dislivello,che non
è male per soli 21km ma il finale è stato molto duro per me.
Siamo quindi finiti in queste posizioni,io finito in tutti i sensi!..anche se poi dopo
l'antidoping,le interviste e "2-3 birre a digiuno" tutto è passato velocemente e ci credo!
Con un pò di fortuna,senso tattico e tanta tanta grinta ho iniziato cosi con un bel
podio il 2012,dopo tre anni di duro lavoro,sacrifici,gavetta,test,andando sempre
per la mia strada convinto di quello che stavo facendo e pensando che prima o
o poi tutto sarebbe tornato a mio favore,sono forse arrivato "quasi" in cima alla
montagna,speriamo però che adesso inizi un pò di discesa e non un falsopiano!
In cima non vuol dire che sono arrivato anzi,la strada è molto lunga ma diciamo
che ho raggiunto una buona solidità fisica che mi permette di finire le gare
con i primi anche se non sono al 100%...e non mi pare poco!
Un ringraziamento particolare al mio nuovo team,il Peperoncino,che nella
figura di Gianfranco Mione ha davvero fatto i salti mortali per farmi avere in
tempo la bici e tutto quello che avevo bisogno già da fine dicembre.
Un'altro grazie a tutte le persone che si sono complimentate con me sui vari social
network e non solo.
Ora per me arriva il momento del recupero,sia dell'infortunio che in generale,mi
farò in ritardo un pò di vacanze natalizie che mi sono giocato a causa degli allenamenti
e il mio prossimo obbiettivo,recupero permettendo,sarà l'Ironman 70.3 di Oceanside
in California.
venerdì 23 dicembre 2011
Pisa half marathon
sabato 12 novembre 2011
UPDATE
ad organizzare la stagione 2012,sò che sembra strano dal punto di vista
di un appassionato che gareggia principalmente durante il periodo estivo
o comunque nella bella stagione ma per un professionista la cosa è ben
diversa e,da ormai un anno,anche molto piu complicata.
Come tutti credo ormai saprete l'Ironman,inteso come circuito
professionistico,ha dal 2011 intrapreso un cammino ben organizzato
verso un ranking individuale che permette,con l'acquisizione di punteggi
ottenuti gara dopo gara,la partecipazione ai due principali campionati
mondiali di half ironman ed Ironman.
Il ranking permette ai primi 50 atleti classificati di aggiudicarsi la
famosa slot che permette la partecipazione alle due gare,va da sè che
essendo l'Ironman il circuito piu prestigioso al mondo,con appuntamento
principale nel famoso Ironman delle Hawaii,tutti gli atleti che ambiscono
ad una posizione redditizia nel ranking debbano necessariamente
partecipare ed ottenere punti nelle numerose gare disseminate nel
mondo.
Da un lato la cosa puo avere avuto secondo me un risvolto molto positivo
sulla professionalizzazione del sistema che in passato vedeva invece
la presenza di un numeroso gruppo di professionisti al mondiale delle
Hawaii la quale slot era stata spesso guadagnata in Ironman secondari
nelle piu ramote location e spesso con alla partenza solo due-tre Pro.
I tempi adesso sono cambiati,fortunatamente,e lotta alla slot è diventata
sia piu complicata che difficile ma soprattutto piu valorizzata.
Capite bene che benchè ci sia un numero massimo di prove dalle quale
ottenere i punteggi (max 4 ironman e tre 70.3) l'assiduità nella partecipazione
puo in questo caso avere successo per una possibile qualificazione,ed atleti
che prima partecipavano al massimo a 2-3 eventi l'anno difficilmente con
questo sistema riusciranno ad ottenere un posto utile nella classifica.
Notiamo tutti quindi una grande programmazione degli atleti professionisti
alla rincorsa dei punteggi,da quelli che si sforzano a gareggiare fino ad i mesi
autunnali benchè stanchi dalla lunga stagione a quelli che magari,vivendo
in paesi caldi,preferiscono puntare sulle gare collocate nei primi mesi dell'anno
fino a quelli che preferiscono concentrarsi solo sulle gare principali e ricche
di punti in modo da ottenere di piu ma con meno "fatica".
Anche io,sfortunatamente,devo adeguarmi a questo sistema e pensare al miglior
modo per puntare alle gare esclusivamente per il risultato e a quelle dove
guadagnare i famosi punti.
Nel 2011 non avevo assolutamente intenzione di partecipare alle Hawaii,anche
nel caso mi fossi qualificato solo per casualità,perchè poco esperto per quella
distanza,secondo me,e perchè proiettato piu verso l'altro mondiale,quello su
distanza 70.3,poi rivelatosi un mezzo fallimento per svariati motivi.
Quest'anno invece,grazie alle esperienze maturate negli ultimi mesi,mi sono
deciso a fare il contrario e tentare quindi di qualificarmi tra i primi 50 atleti
al mondo ed essere cosi alla partenza di questa tanto "magnificata"gara
a Kona.
Da dove partire?e' stata la mia prima domanda.Certo che devo fare i punti
ma non voglio certo rischiare di sacrificare troppo i risultati causa la
stanchezza alla rincorsa,di questi punti (tipo il 2011 che dopo aronamen 70.3
ho partecipato all'Ironman Uk oppure i tre mezzi Ironman in 3 settimane:
Castiglione della Pescaia.Campionato del mondo Las Vegas e 70.3 Cancun)
......assolutamente no!Quest'anno vorrei cercare di arrivare alle gare ben
preparato e fresco,sfruttando al massimo le mie possibilità e magari
optare per l'ultima delle 3 soluzioni descritte sopra,gare giuste con molti
punti ed,eventualmente,ripiegare poi su qualche prova aggiuntiva per
scalare posizioni nella peggiore delle ipotesi.
Ci riuscirò?...sicuramente si ma certo è che quest'anno vorrei partire
con molte piu ambizioni alle gare,sperando come sempre di non avere
problemi dell'ultimo momento ed arrivare finalmente a mostrare il mio
vero valore.
Ho già pensato alla prima gara e la mia preparazione "soft" è già iniziata
da qualche giorno,all'80% sarò al 70.3 South Africa il 22 Gennaio,
si parte presto quest'anno lo sò ma proprio per il discorso risultato/reddito
questa garà si adatta sicuramente alle mie caratteristiche piu che tante
altre magari piu comode perchè in Europa e in un periodo piu congeniale
per quanto riguarda la nostra situazione metereologica.
Ho deciso cosi di iniziare a farci un pensierino e necessariamente iniziare
a prepararla quanto meglio possibile.
lunedì 17 ottobre 2011
End of season
venerdì 23 settembre 2011
Ironman world championship 70.3 e Cancun 70.3
mercoledì 7 settembre 2011
Let's go to Vegas!!
La prossima gara è il mondiale 70.3 di Las Vegas.
giovedì 4 agosto 2011
IRONMAN UK - 4th
mercoledì 27 luglio 2011
ARONAMEN
Quando si vince è tutto bello,
martedì 5 luglio 2011
IRONMAN FRANCE
7° posto......... ma in gara....forse questa è la cosa piu importante.
giovedì 9 giugno 2011
...verso Nizza
venerdì 27 maggio 2011
IRONMAN 70.3 ST.POLTEN
giovedì 19 maggio 2011
CAMPIONE ITALIANO!!!
Finalmente un titolo,un titolo importante, che credo possa servire non solo a me stesso